Tónia Passola
Tónia Passola - Spagna (Catalogna)
Parola
Piccolo universo - verso ancorato al sogno
ribelle dei secoli.
Seme che rinasce
e scala le vette nei rovesci del tempo.
Ardente oblio cristallizzato nei petali
di primavera.
Ebbrezza amica
condivisa bicchiere a bicchiere
mentre danzano allacciati i nostri corpi.
Impossibile la parola a definirsi - inutile.
Utile come sciroppo di miele che guarisce
- come veleno che penetra l'oscurità delle membra.
Voce inquieta con la quale mi piace litigare.
Chiarezza di sorpresa battito di un attimo.
Un essere abbandonato.
Amore. Morte. Che sorte!
Incontro con l'amata.
Albero bianco
Cadono parole dall'albero
bianco del silenzio.
Portano il tempo che
ad intuito cerchiamo.
Viaggio
Aria condizionata, musica sciroppposa
Il grosso ventre del pesce volante accelera
Una spinta, la corsa comincia
Il cranio aderisce alla stoffa del sedile:
zucca su fondo grigio e blu scozzese
zucche allineate in ordinata squadra.
Il clic della cintura mi rapisce, mi spiazza il cervello
La tecnica mi culla
Pianure di cotone di ghiaccio di zucchero d'acqua
Cinghie di sole avvolgono l'ala
ed eccomi protetta nel non essere protetta
Sono Gulliver: ai miei piedi (non alla mano)
borghi e borgate, damiere, scacchiere
l'alta calvizie delle montagne
Would you like coffe, tea...?
Un sorriso di plastica mi guarda
Sterilizzato anche lui?
(Il progresso sterilizza, fertilizza?)
Analgesico in una camera bianca
Non sono in una clinica e mi coccolano: tea please...
Gli abiti che vanno e vengono
non hanno affatto il colore della neve
Hanno invece - buon segno - quello del cielo marino
È riposante sapere che "io posso"
che sto per fare un viaggio verso la vita!
I motori e il mio cuore non grugniscono
non ronzano come le mosche
Battono verso la vasta luce dei giorni
Me ne vado per ritornare
per svegliarmi nell'occhio fraterno.
Vestiti
Vorrei che oggi tu tornassi a propormi
di indossare un altro dei tuoi fantastici vestiti.
Io mi vesto delle forme del tuo affanno,
che è il mio.
Lo sai, mi attrai, e tu insisti:
concerti, esposizioni, libri;
cinema, teatro...
Ci perdiamo insieme nel cielo dei tuoi viaggi:
i tuoi vestiti non terminano mai:
mi si avvicinano con giochi provocatori;
sempre nuovi, sempre antichi
come quelli dei libri che aprono lo sguardo;
come la voce del bacio, della tradizione
che mi leggono e rapiscono con parole.
Neppure me li tolgo, si fondono
con la mia pelle, si stampano
sul mio viso.
Vorrei che tu mi creassi e mi ricreassi.
Oggi voglio tornare presto a casa.
Mia figlia è, sei, anche tu:
ribellione gioiosa, schegge di ignoranza...
esplosioni di esigenza che spargono
vivi paesaggi e allo stesso tempo
mi annientano.
Continua a tentarmi, allora!
Iniettami la tua tenera passione!
Fa' che si aprano le mie ali!
Senza amore non potrei respirare!
Senza te diventerei un cadavere
senz'anima.
Svastica
Nel suo laboratorio di Katmandu, un sartino
confeziona una giacchetta di velluto viola.
Me la provo, e le mie dita si bloccano all'improvviso
tra i bottoni con svastiche brillanti
orrore di un secolo sanguinario.
Ma... se sto nel raggio della luce!
al centro del geroglifico che illumina
templi cinesi, indiani, tibetani...
del cammino che percorre rocce celtiche
del ricamo di mosaici greci e romani.
In un labirinto che viene dall'antichità,
del paesaggio aperto dell'Universo,
dove il pianeta gira,
pieno di occhi.
Forse
Solo
colui che recita con il cuore nella
mano
non si sbaglia mai
Hölderlin, Hiperion
Si sbaglia spesso forse
chi recita con il cuore in mano.
Non sbaglia mai forse
chi affonda nell'enigma
che il tempo ha reso sacro.
La ribellione
La ribellione non si accomuna ai dogmi
- mai si lega al potere di un usurpatore -
vola con la solitudine di chi lotta.
La ribellione lotta contro i dogmi
di quelli che divorano il sorriso dei capelli -
giardino in cui fiorisce l'animo di una donna.
La ribellione mai si assoggetta ai dogmi
poiché convive sempre con il sogno
- con il sogno indigente della libertà.