Radhia Chehaibi
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Radhia Chehaibi - Tunisia
Kairouan, 1960 - Vive e lavora a Sousse.
Abant
Mi sospese nell'aria
poi pronunciò il segreto
Io mi feci cadere
Vidi passare il frastuono e nulla compresi
vista l'ampiezza della ferocia del silenzio
Era il lago abbandonato ceduto al passeggero
Un labirinto per credere all'illusione
una trappola così lussuosa
L'emorragia restava a galla
Soffiava sulla mia valigia una leggera vertigine
Le cifre di apertura si mescolavano
a tradurre la perplessità
Ero alla sua mercé a tormentarmi
Sta mettendo fine - adesso - alla mia vita?
Sta per farmi risorgere?
Abant tese verso di noi dal suo silenzio
un segreto dal suo lago un segreto
Noi prendemmo i nostri sogni e partimmo
Niente tranne i singhiozzi dietro di noi
***
Hammamet
Sorseggio il caffè arabo
sull'ombelico del Mediterraneo
l'incenso di Bouhdiba trasmette a Dio
le mie preghiere
Allora io dimentico tutte le implorazioni
e mi ricordo di tutte le mie vanità
Indulgenza anima mia!
Io ti supplico per Sidi Bouhdiba
perdona i miei peccati!
***
Casablanca
Tra il porto e l'Hotel Ajyad
cammino circondata dagli odori del pesce
Supplico l'ora di estendersi oltre le ventiquattro ore permesse
perché il tempo possa assimilare
la mia voglia di abbracciare la bianchezza della Casa.
Mi porta rapidamente l'autobus all'aeroporto
Nel vociare del conducente
che ci incita ad affrettarci
io mi precipito a registrarmi al banco delle partenze
verso l'oceano
per non rinunciare al viaggio.
***
Il Cairo
La brezza del mattino bruciò il mio viso
Trasalirono i dormienti sui moli dell'oblio
Il minareto vendeva salmodie contro il nutrimento
Alle dieci del triste mattino
quando piangendo i bambini inauguravano il giorno
Le lacrime si coagulavano
non brillavano che nelle pupille del viaggiatore
Carica della sua sentimentalità
Nôtre Dame Zeinib ne era testimone
E i quadri si susseguivano
Io fuggii verso Al fichaoui
Mi sedetti sull'impronta di Naguib Mahfudh
che mi riferì il non detto della storia
Io tesi la mano a Om Ahmed
e lei tracciò con l'henné le linee della sua malinconia