Moncef Ghachem

Moncef Ghachem  -  Tunisia

Mahdia, 1946


Gaetart


Modellare


modellare nel ferro forgiato cavallucci marini

- dalla Madre Calma sono scomparsi -

mi accompagneranno forse al ricevimento

nella Grotta festosa in cui l'estate

distribuisce il magico graal

pizze di ciottoli e gusci di ricci blu

che nel bacchico golfo tanto piacciono

ai gabbiani nottambuli


Dipingere


dipingere con amare parole

la ringhiera e la schiuma

la memoria del loto e della palma

sotto l'arcipelago turistico -

quando la notte scioglie le sue trecce di malva

sulla spiaggia domani

- e il volto eterno luminoso di Ritsos

proprio com'egli appare sulla carta telefonica

che Liana stellafilante mi regala


Scrivere


scrivere un verso

con il cuore che batte in gola

per Gaeta ragazzina

che legge nelle mani guaritrici

dei rematori dal canto febbrile

il ritorno ad Itaca di Ulisse -

quando il giorno si mette a tavola sul mare

e leva alla salute del sole

il mio bicchiere vuoto

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