Athanase Vantchev de Thracy

Athanase Vantchev de Thracy - Bulgaria/Francia


Nato in Bulgaria nel 1940, vive da tempo a Parigi. Sacerdote della poesia, la propaganda nel mondo intero.

Supplica


La cima avviluppata dal ghiaccio eterno venera la luce...

Cho Ching-Kwon


Viaggiatore, io non ho una tomba

- il mio cuore dimora

nei calici purpurei dei papaveri

- l'anima mia riposa nel candore immacolato

delle margherite nei campi.

Trattieni il mio dolce ricordo

nel cofanetto dorato di un tuo grande dolore!

Spilla sulla tua tunica di festa

le mie strofe d'azzurro

e le carezze delle mie parole pure...



49.

Una foglia di betulla tutta d'oro

nell'aria azzurra lentamente scende

posandosi sui miei capelli bianchi.

Prende il posto dell'antica fiamma

la fiamma di una nuova tristezza.

Velati dalle lacrime i nostri occhi

d'immagini il soffio inonda dell'autunno.

Ma la vita, vecchia fattucchiera,

rinnovella la vita senza posa.

Una foglia di betulla, una sola, agita

l'architettura cristallina del mondo

e le profondità liquide del cuore.

Io resto muto davanti al clamore

delle gru e all'immortale canto dei cigni.


50.

Sento passi leggeri avvicinarsi

al vecchio portone di legno malandato.

Il sole invernale rende più luminoso

il bianco della casa.

Profumata di giunco un'amica

affettuosa mi porta il calore

prezioso della sua tenera seta.



56.

Le prime tenere foglie dei salici piangenti,

il chiarore già vivo del mattino, la fragile

giovinezza del giorno, i volti accesi dei bambini

tra le aiuole che offrono all'alba

i loro splendidi mosaici di primavera!

Ti riconosco, anima, dai movimenti ampi

e chiari delle tue ali cariche di trasparenti

gocce che cadono dall'azzurro cielo!

Anima, luce fatta di luce pura,

bagliori diafani d'un'intensa leggerezza!



Padre


La sfortuna di averti perduto non deve farmi dimenticare
la fortuna di averti conosciuto

Padre sento i tuoi passi
sull'etereo lastricato del mio spirito
Tu mi sorridi fra l'argento delle foglie
e l'oro delle linfe
Padre non dici niente
ma ispirato dallo spirito divino
della semplicità
il tuo aspetto riempie l'aria della sera
di vigore di grazia di felicità

Padre sei stato e sei la prova raggiante
della nuda trasparenza
di una viva eterna verità
Osservo le lettere di fuoco
dei castagneti d'autunno
e l'elegante magia degli epigrammi
della neve e della brina
sui vetri silenziosi di gennaio
che dicono: il mistero
della morte è la vita!

E come il cielo di maggio ascolto emozionato
la calda melodia intima e lieve delle ore
che dolcemente si muta in lacrime di speranza
Tu - padre - musica della memoria
che illumina le cicatrici del cuore
e in sordina sostiene il mondo intero!
Sì padre tutto è in noi
fin dall'inizio...


A Naim Frasheri


Respira... Dai libri e dalle parole vengono le chimere -

e talvolta dalle chimere nasce l'unione...

Djalâl al-Dîn Muḥammad Rûmî


Dolce Albania -

ecco l'autunno seppellito

sotto i frutti d'un'estate abbondante!

Il vento porta le ferite del paese

oltre le praterie che ingialliscono

e la luna si fa un morbido nido

fra i capelli

delle ragazze shqiptare!

Naim, fratello - amico mio

le tue parole come scintillanti

gocce di pioggia

si adagiano sulle mie labbra

che sognano d'amore e libertà...


Abitano le tempeste

le tue braccia delicate

e sulle nostre bocche

fracassano le rocce dell'odio.

La bianca Albania e tu

due splendori in un'anima sola

due vertigini in un solo cuore!

Il tuo pensiero sospeso

ha bevuto tutta l'acqua dei mari caldi

tutta la bellezza dei promontori

e gli ineffabili segreti

dell'insondabile profondità divina...


O meravigliosa circonferenza

delle cose illimitate -

colomba che traccia l'alfabeto

soave dell'amore con le sue ali...

Amico delle mie austere notti

la tua voce guarisce il dolore

dei cuori che piangono

- quelli che sono andati

lontano dai nostri baci.


Leggo il tuo libro - i tuoi versi cristallini

che avanti agli occhi ho ben presenti -

ardenti versi scritti

dalla tua mano un tempo docile

al dettato fiammeggiante

dell'Angelo dal sapere divino.

Sei triste Albania -

sulla tua candida tunica si spande

il canto prodigioso delle terre illiriche?


Sorridi fratello mio al reame della bellezza

- non aver paura, Frasheri, compagno

mio nella luce delle fede -

noi moriremo alla vita

ma la vita vivrà per sempre

e l'eterna tenerezza del tuo popolo

coprirà la tua memoria di rose

e veglierà sull'incommensurabile

dono della tua poesia...




Poesia di febbraio


I

Alzati anima mia, va' alla finestra e aprila,

fuori danza nel vento una betulla

giovane, come una ballerina.

Corre nella neve un sentiero verso l'orizzonte:

valicherà il confine delle stelle

per arrestarsi nella mia poesia.

È così anima mia che l'inverno

con la sua forza immutabile

rende all'estate

la sua vertigine sontuosa,

la feroce fantasia delle erbe folli

e la superba vampa della poesia

che mi salva dal mio diluvio interiore.


II

Ecco viene la sera

e con lei lieve e pacata

la divina voce

incomparabilmente leggera

dell'inno vespertino

che esalta la luce della bontà

e nel crepuscolo

di queste giornate alcionie

fa vagabondo il cuore.



Viola d'amore


I.

Questa musica di viola d'amore,

scintillante la neve sui timidi alberi,

l'incondizionata fedeltà delle stagioni!


Il giorno è là ed io

devo guardare il mio angelo in volto

con la pace che si espande nel mio animo

e la tremenda voglia di cantare!


L'incostante brusio della felicità,

mare di delicata voluttà

che due cose mi chiede:

posse quod velit, velle quod oportet!


II.

Questo mattino di gennaio anima mia,

che porta nella pura sua bellezza

un'eleganza raffinata

in questo effondersi di bianco

vibrante e delicato!


Ed ecco l'angelo del giorno che radioso

si piega sulla mia poesia,

tocca con la sua mano eterea

le corde della mia memoria

e fissa dolcemente con amore

nella cera calda

del libro dell'eternità

l'azzurra serenità delle mie strofe!



Puro incanto


Io vi saluto figlie di Dio, donatemi un canto incantevole

Glorificate la razza santa degli immortali che ancora vivono.

Esiodo


Dolce fertilità delle lacrime nella dolcezza

di questa pallida sera! E questi pensieri alla fine

della nostra esistenza - simili al canto delle ruote

dell'intima tenerezza! E questo limpido opale

del tuo bel viso? Fuori gli uccelli

nell'aria meravigliata incidono lieve la loro gioia

come se la loro vita fosse segnata dall'eternità?

Oh puro incanto degli alberi e delle acque!

© 2019 Viaggiatore Franco, Viale Marconi 10, 00156 Roma
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