Kamran Mir Hazar

Kamran Mir Hazar - Hazaristan/Norvegia



Una storia di filosofi e selvaggi



Uno

Ti sei mai sentito strano?

Qualcosa di insolito accade sullo schermo:

un crepuscolo sfinito

un giorno sfinito.

Qualcuno si ricorda di te stanotte

nelle strade della capitale -

qualcuno si ricorda di te stanotte

vicino alla piazza

vicino alla stazione

nella stanza

vicino ai libri -

ti sei mai sentito strano?

La camera zuma sulla tua sedia vuota

- il regista è davvero infelice.


Due

Infelice il regista

infelice il pubblico

- cosa stai facendo?

Guarda la mia terra addolorata -

l'odore forte delle ascelle del generale

- la legge sarà eseguita oggi

mentre stanno ansiosamente calibrando le loro armi

mentre la camera muove

su una macchina da stampa abbandonata.


Tre

Alice nel paese delle meraviglie

Alice nel mio paese.

Alice vicino ad un ibisco in fiore

nella mia città

seduta a un tavolo di imbroglioni

mentre la luce giallognola

si riversa sulle carte -

sotto la proiezione dell'ombra di un cactus

mentre uomini che vivono nel sogno

di una donna triste

si battono a duello.

Questo è il mondo -

una storia interamente di filosofi e selvaggi.

Questo è il mondo

in una macchina da stampa abbandonata.

Una storia di guerrieri

in qualche posto simile nel Texas

scommettendo di essere il solo

a toccare una donna.


Quattro

Conosco il battito rapido del tuo cuore

a causa di un inno nazionale -

conosco il tuo dolore troppo dolore per amare

- ma trattieniti

quando le belve arrivano e vanno.

Non lanciare i tuoi cani su di me

- trattieniti.

I giorni se ne vanno uno dietro l'altro

senza dare la possibilità di nominarne qualcuno

-i giorni se ne vanno uno dietro l'altro.

L'amore da dovunque venga

ti porta alla pazzia.

Ho scritto il tuo nome sopra le montagne

ho scritto il tuo nome

vicino alla statua del Buddha di Bamiyan

ho scritto il tuo nome sul mare Mediterraneo

- il tuo nome evapora

e la libertà si diffonde per il mondo.

Tu non sei finito nemmeno in Siberia

dove gli ammalati ti chiamano

col vapore del loro respiro.


Cinque

Questa poesia la dico per Alice -

la indirizzo così a lei per la prima volta

senza sapere quanto la mia Alice conosca

della storia di Nazim Hikmet

o sei ha mai letto lettere di Chaplin.

Quando Nazim si rivolge al suo amante

lui parla della rivoluzione

di spille e camicie

di bandiere rivoluzionarie.

La mia Alice deve aver letto le lettere di Chaplin

sin da quando conosce il fondo lacrimoso

di un uomo che fa ridere chiunque.

È strano Alice il nostro mondo - io

canto ancora elegie per quelli che sono amati.


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